RACCOLTE E CONTEST TERMINATI!

sabato 29 dicembre 2012

I MIEI INVOLTINI DI POLLO

Questa è una delle versioni di casa mia di un'altra delle più famose ricette di cucina:
rivisitando la ricetta proposta da Gustissimo 


e' una preparazione abbastanza veloce e in questa versione 
ripropongo la cottura in Pentola a Pressione!


Ingredienti:
-per 2 golosoni come piatto unico:
  • 5 fettine di pollo sottili
  • 100 gr di salsiccia luganega o pasta di salame
  • salvia, rosmarino, o erbe di provenza
  • 1/2 limone o vino bianco secco per sfumare
  • sale e pepe
  • olio evo
  • farina
  • stuzzicadenti
Procedimento:
Spalmate sulle fettine di pollo la salsiccia, arrotolatele e fermate con uno stuzzicadenti.


Infarinate gli involtini e rosolateli nella pentola con un po' d'olio,
sfumate quindi con il succo di limone o a piacere con del vino bianco.
Aggiungete gli aromi tritati, sale e pepe, mezzo bicchiere d'acqua e
chiudetela pentola a pressione.
Dal momento del fischio calcolare 20 min. circa.
Aprite e fate asciguare e rosolare leggermente gli involtini.
Togliete gli involtini e sfilate gli stecchini,
passate al mixer il sughetto rimasto e quindi versatelo sugli involtini.
Serviteli accompagnati da tante tante patate arrosto!


venerdì 28 dicembre 2012

I MIEI SUPER..SPAGHETTI CON LE VONGOLE



ebbene sì..
sempre per rinnovare la mia collaborazione con Gustissimo
vi presento la mia versione di una delle più famose ricette di pesce:
la mia versione è un po' diversa..
ho scelto sempre dei freschissimi lupini, ma come pasta ho prefetito 
una sorta di bavette integrali da agricoltura biologica, ma soprattutto la diversità stà nel procedimento..

Ingredienti:
- come piatto unico per 2 golosoni:
  • 200 gr. di Pasta tipo bavette integrali da agricoltura biologica
  • 1000 gr. di Vongole tipo lupini
  •  1 Pomodoro ramato
  • Vino bianco secco per sfumare
  • 2 spicchi d'aglio pelato e privato del germe
  • Prezzemolo fresco tritato 
  • Olio extravergine d'oliva
  • PepeSale
  • peperoncino a piacere
 Procedimento:
Qualche ora prima di utilizzarle mettete a bagno in acqua salata le vongole, in modo che si puliscano e perdano la sabbia che potrebbe essere contenuta al loro interno.
Portate a bollore abbondante acqua salata e cuocete la pasta fino a metà cottura.
Nel mentre in un'ampia padella antiaderente scaldate l'olio con uno spicchio d'aglio,
il peperoncino, una spolverata di pepe e pochissimo sale, 
e il pomodoro a cubetti.
In un'altra padella scaldate un filo d'olio con l'altro spicchio d'aglio,
una spolverata di pepe e prezzemolo tritato,
quindi aggiungete i lupini ben sciacquati,
sfumateli con vino bianco, coprite e lasciate che si aprano a fuoco vivace.


Man mano che si aprono trasferiteli in un altro recipiente e manteneteli al caldo,
filtrate il liquido e aggiungetelo al sugo di pomodori.
Scolate nel sugo di pomodri le bavette lasciate a metà cottura e 
portatele a cottura facendole assorbire quasi tutto il liquido,
come per fare un risotto.


Quando la pasta sarà cotta aggiungete i lupini tenuti da parte e 
lasciate insaporire bene a fuoco dolce ancora pochi minuti.
Servite direttamente nella pentola spolverando con abbondante prezzemolo fresco!

Prima di metterle a bagno, sciacquate abbondantemente le vongole sotto acqua corrente. La dose consigliata per il sale è di un cucchiaio ogni litro di acqua.

giovedì 27 dicembre 2012

TORTA RICOTTA E PERE VERSIONE 'MINI'





Ecco finalmente la mia versione 'mini' del famoso dolce amalfitano:


che vi propongo rivisitando la ricetta di Gustissimo!!
Si tratta di 'mini' tortine formate da una base di biscotto alle nocciole, 
crema alla ricotta profumata al limone, uno strato di purea di pere e
infine un ultimo biscotto a copertura,
naturalmente la mia versione è un po' differente dalla classica ricetta..
oltre alla presentazione come monoporzione,
ho preparato la crema di ricotta sostituendo allo zucchero semolato
lo zucchero vanigliato, aggiungendo alcune gocce di essenza di limone (la mia)
invece del succo e per dare un pochino più di consistenza alla crema 
ho aggiunto la puntina di un cucchiaino di farina di semi di carrube
 (naturalmente facoltativa e sostiutibile con agar agar o colla di pesce)
Le pere infine invece di cuocerle nello sciroppo di zucchero e limone
le ho cotte in un bicchiere di malvasia ed ho aromatizzato sempre con 
poco della mia essenza di limone.

Ingredienti:

- per circa cinque tortine: 
  •  50 gr. di burro
  • 100 gr. di zucchero 
  • 1 cucchiaio di farina 00
  • 3 cucchiai di nocciole tostate e tritate
  • 2 albumi d'uovo
-per la crema di ricotta:
  • 160 gr. di ricotta
  • 110 gr. di panna da montare
  • 3 cucchiai di zucchero vanigliato
  • la punta di 1 cucchiaino di farina di carrube
  • essenza di limone (la mia è preparata lasciando macerare per 1 mese le bucce di limone in poco alcool 95°)
-per la purea di pere:
  • 1 pera Kaiser
  • 1/2 bicchiere di malvasia dolce
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • qualche goccia di essenza di limone
  • unpizzico di farina di carrube 





Procedimento:

Per prima cosa bisogna preparare prima i dischetti dischi di pasta biscotto: 
in una ciotola, montate a crema il burro con lo zucchero.
 Aggiungete la farina, le nocciole e gli albumi; 
amalgamate bene, anche usando il mixer.
 versate in stampini da crem caramel usa e getta imburrati, 
(oppure io uso una specie di teglia con tanti cerchi del diametro di questi stampini), 
infornate a 180°C per 10-15 minuti, forno ventilato,
 facendo attenzione che non scappino!!!


Preparate la purea di mele:
in un padellina antiaderente mettete la pera pelata e tagliata a fettine, 
aggiungete il vino, lo zucchero e qualche goccia di essenza di limone
(se non l'avete proprio aggiungete il succo di mezzo limone)
e lasciate cuocere a fuoco lento finchè non si sarà disfatta!
Passate quindi al mixer aggiungendo un pizzico di farina di carrube

  Per il ripieno di crema alla ricotta:
 Versate in una terrina la panna, lo zucchero vanigliato, 
la ricotta, la farina di carrube e 3 cucchiaini di essenza limone,
frullate e tenete in frigorifero finchè anche la purea di pera non sarà ben fredda.
Disponete i cerchietti di biscotto dentro a pirottini di carta,
(eventualmente potete inumidirli con liquore all'amaretto diluito con acqua),


distribuite su ognuno un generoso strato di crema,
completate con uno strato di purea e 
infine completate con un secondo disco di biscotto.
 Lasciate riposare in frigo 3 ore quindi servite spolverate di zucchero vanigliato
ed eventualmente qualche fettina di pera caramellata o canditi!



Forse le mie tortine hanno un aspetto un po' casalingo..
ma avevo veramente poco tempo per curarne l'aspetto..
i miei commensali che di solito badano alla sostanza
hanno apprezzato molto il connubio tra biscotto, crema alla ricotta e purea di pere,
associazioni insolite nei nostri dolci, soprattutto per le feste di Natale!

CREM CARAMEL IN PENTOLA A PRESSIONE!

Ecco la mia versione del
Crem Caramel in pentola a pressione!!
naturalmente da una ricetta tratta da Gustissimo!
Preparato in pratici stampini monodose!



Ingredienti:
  • 6 uova (4 intere + 2 tuorli)
  • 500 ml latte intero
  • 125 gr zucchero
  • 200 gr zucchero per il caramello
  • essenza di vaniglia o 1 bacca
  • circa 8 stampini da crem caramel monodose usa e getta

Preparazione:
Non è una preparazione semplice anche se lo sembrerebbe!!
Già preparare il caramello non è così scontato..
Per il caramello: versate in un pentolino mezzo bicchiere d'acqua con 200 gr. di zucchero e mettete sul fuoco. Mescolate continuamente finchè lo sciroppo non tenderà ad asciugare quasi completamente. Non deve diventare un caramello vero e proprio deve mantenere la consistenza liquida di uno sciroppo denso.
Vi dico questo perchè a me, nel primo tentativo, pensando di poter ottenere una specie di caramello bel denso, ho lasciato asciugare troppo e lo zucchero mi si è ricristallizzato.
 Versate il caramello negli stampini stampo, facendolo aderire bene su tutte le sue parti, compreso il cono centrale. Fate raffreddare, facendo attenzione a non scottarvi.

Fate bollire il latte con la bacca di vaniglia o con l'essenza circa 5-6 gocce e lasciate raffreddare.
In un recipiente grande sbattete le uova insieme allo zucchero 'come se fosse una frittata'
o meglio io ho provato col frullino, ma quando aggiungete il latte tiepido
 fate attenzione a non montare troppo l'impasto
altrimenti cuocendo si gonfierà e assumerà una consistenza spugnosa 
invece che quella di una crema compatta!!.

Prendete la pentola e versateci dentro due dita d'acqua, fate scaldare un pochino e spegnete il fuoco. Mettete dentro la pentola gli stampini caramellati vuoti. 
Prendete il composto che avete preparato e versatelo negli stampini, 
facendolo passare attraverso un colino. 
Lasciate due centimetri di bordo e coprite bene gli stampi  con un foglio di alluminio 
cio'evita che il vapore annacqui la vostra crema.


Chiudete la pentola a pressione e accendete il fuoco (fiamma bassa), 
dopo il fischio continuate a cuocere per circa 20 minuti. 
Spegnete il fuoco e lasciate uscire bene il vapore. 
Fate raffreddare, aprite la pentola ed estraete gli stampini, 
facendo attenzione a non scottarvi le mani. 
Togliete l'alluminio e ricoprite lo stampo con la pellicola. 
Proseguite con gli stampini rimanenti.
Mettete poi in frigo e fate raffreddare per almeno 4 ore. 

Rovesciate il dolce su un piatto e servite in tavola
eventualmente decorando con piccole meringhe!!







domenica 2 dicembre 2012

LE MIE CAPESANTE 'ETNICHE'!!

 Ho pensato a questo antipastino un po' particolare per 
un contest speciale:
ovvero..
ho fatto incontrare alle capesante il couscous per creare un antipastino un po' insolito
ma spero anche originale..
adatto anche alle prossime feste!!
Vi propongo 2 versioni:
nella prima: capesante scaloppate al cognac 
su letto di coucous saltato ai piselli
e fonduta di toma


nella seconda: capesante sempre al cognac
su letto di coucous ai saltato ai peperoni
e crema di peperoni


Ingredienti:
- per 8 ccapesante:
  • 8 capesante fresche e il loro guscio
  • burro
  • farina
  • olio evo
  • sale e pepe
  • cognac
  • 8 cucchiai di cocuscous
  • 1/4 di cipolla tritata finissima
  • 4 cucchai di pisellini fini surgelati
  • burro
  • brodo vegetale
  • 1/4 di peperone tagliato a cubetti piccolissimi
  • 1 peperone e i 3/4 rimasti del precedente
  • latte
  • 2 cucchiai di passata di pomodoro fresco
  • 2 foglie di basilico
  • un goccio di vino bianco
  • 1 fettina di toma
  • noce moscata

Preparazione:
La parte più impegnativa riguarda la preparazione della fonduta e 
della crema di peperoni:
- Per la fonduta:
Tagliare a cubetti la toma e ricoprirla di latte, salare e pepare,
spolverare di noce moscata, quindi scaldare o abagnomaria, o in microonde, 
fino a completo scioglimento del formaggio,
tenete al caldo ed eventualmente passate al mixer prima di impiattare
per renderla omogenea e fluida.
-Per la crema di peperoni:
in un padellino antiaderente saltate il peperone tagliato a pezzetti con un filo d'olio,
sfumate con un goccio di vino bianco, regolate di sale e pepe,
aggiungete il pomodoro e il basilico e lasciate cuocere a fuoco dolce
finchè il peperone non sarà tenero.
Passate al mixer aggiungendo un filo di latte per ottenere la giusta cremosità!
Tenete al caldo.
- Per le capesante al cognac:
Lavate bene le capesante dividetele dal guscio,
 tamponatele bene con carta assorbente,
quindi passatele nella farina.
scaldate in un padellino antiaderente una noce di burro,
aggiungete le capesante, sale e pepe, 
sfumate con abbondante cognac.
Fatele dorare bene da entrambi i lati, aggiungete un goccio di brodo e portate a cottura
 Tenete in caldo.
Nello stesso padellino dove avete cotto le capesante 
fate soffriggere la cipolla con un filo d'olio,
mettetene da parte metà e alla rimanente aggiungete il peperone a dadini,
sfumate con un goccino di vino bianco,aggiungete sale e pepe, 
lasciate cuocere 5-6 minuti quindi aggiungete  un bicchiere di brodo circa
e 4 cucchiai di couscous, lasciate che assorba tutto il brodo a fuoco dolce.
Contemporaneamente in un altro padellino aggiungete all'altra metà di cipolla
una noce di burro e i pisellini, sfumate con un goccio di vino, aggiungete sale e pepe e
portate a cottura aggiungendo brodo vegetale. 
Una volta teneri i pisellini aggiungete un bicchiere circa di brodo e il couscous 
rimanente, lasciate che assorba tutto il liquido a fuoco dolce.
A questo punto potete quindi impiattare:
in 4 gusci disponete un velo di crema di peperoni, 
sopra una cucchiaiata abbondante di couscous ai peperoni,
infine la capasanta e decorate con un poco di crema di peperoni ancora. 


Negli altri 4 gusci disponete invece un velo di fonduta, 
sopra un cucchiaio abbondante di couscous ai piselli,
la capasanta e infine decorate con un poco di fonduta.  


Potete servire direttamente oppure passare prima sotto al
grill per pochi minuti!!

mercoledì 28 novembre 2012

ARANCINI FOREVER!!!!!


Sempre in extremis ma anche stavolta ce l'ho fatta ed è una bella lavorata!
La versione che vi propongo è ideale come aperitivo, 
si tratta di mini-arancini  che ho farcito in diversi modi:
- con un ripieno a base di carciofi trifolati e besciamella,
- con un ripieno a base di sugo di salsiccia e porcini e besciamella,
- con ripieno 'classic' toma piemontese e prosciutto di praga,
-infine il..ripieno 'cult'...con ovetti di quaglia!

Ingredienti:
Per il riso: 

1/2 kg di riso vialone
  brodo vegetale (con carota, cipolla, sedano)
una bustina di zafferano
2 noci di burro
 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 cucchiaio di cipolla tritata fine
olio evo q.b.
sale q.b.

Per la besciamella :

1 tazza di latte + 2 cucchiai scarsi di  farina + 10 g di burro + sale q.b.  e noce moscata a piacere
Per il ripieno con i carciofi: 
1 tazza di carciofini a spicchi surgelati+1 spicchio d'aglio+olio evo+burro+vino bianco+brodo vegetale+prezzemolo fresco tritato
Per il ripieno di porcini e salsiccia:
1 cucchiaio di cipolla tritata+1/2 salsiccia sbricciolata+3 porcini medi surgelati o freschi+olio evo+sale e pepe+1 spicchio d'aglio pelato e privato del germe+vino bianco+prezzemolo fresco tritato
Per il ripieno classic: cubetti di toma e 1-2 fette di praga
Per il ripieno 'cult' :4 ovetti di quaglia lessati 

Per la lega come da regolamento:
400-500  ml d'acqua
la metà di farina
una manciata di sale

Per la panatura:  abbondante
 pangrattato


(io l'ammetto...avrei fatto come tradizione a casa mia..


noi le chiamiamo..qui al nord..le palle di riso!!


e invece di passarle nella lega e impanarle le passiamo nella farina e poi nell'uovo sbattuto e nel pan grattato)

Per la frittura:
 olio di semi di mais abbondante per poter friggere in olio profondo


Procedimento:
Dovendo rispettare precise regole vi riporto quasi uguale il procedimento di Roberta per evitare errori!
Vai col risotto:
Il riso va preparato con qualche ora d'anticipo, perché al momento della preparazione delle arancine dev'essere ben freddo.

Preparare il brodo vegetale con gli aromi. Una volta pronto, rimuovere la carota, il sedano e la cipolla di cottura e sciogliere lo zafferano nel brodo. Regolare di sale.
In un tegame capiente, dare un giro abbondante di olio evo e fare appassire la cipolla tagliata finemente. Versare il riso e fare tostare un pochino. Versare nel tegame buona parte del brodo, non tutto in modo da poterne aggiungere all'occorrenza regolandosi in funzione del tipo di riso e della sua cottura.



Fermare la cottura quando il riso sarà al dente e si presenterà piuttosto compatto (ovvero non dev'essere cremoso come un tipico buon risotto!). Immergere il tegame nel lavello riempito d'acqua fredda (evitando che l'acqua entri all'interno) e mantecare con il burro e il parmigiano grattugiato. Se serve, per abbattere la temperatura ed evitare che il riso continui a cuocere, rinnovare l'acqua fredda dentro il lavello.
Una volta tiepido, versare il riso dentro una teglia e lasciare da parte affinché raffreddi completamente. Poi coprire con carta d'alluminio e conservare in frigorifero per almeno 3-4 ore.

Vai con il condimento "ai carciofi e besciamella" e "al sugo di porcini e salsiccia e besciamella":
 preparare una besciamella vellutata e abbastanza  densa  profumata con noce moscata se vi piace (e con il giusto grado di sale, anche questo servirà a dare sapore al ripieno) e lasciare raffreddare.

 Trifolate i carciofi: lasciate scaldare un filo d'olio e una noce di burro con l'aglio pelato, aggiungete gli spicchi di carciofo, sfumate con il vino, regolate di sale e pepe e portate a cottura aggiungendo un po' di brodo vegetale.
Passate al mixer senza ridurre in pappa e aggiungete prezzemolo tritato e 2 cucchiai di besciamella .
Preparate il sugo di porcini e salsiccia: soffriggete l'aglio, la cipolla con la salsiccia aggiungendo pochissimo olio e un poco d'acqua, sfumate con il vino bianco, aggiungete i porcini tagliati a cubetti, regolate di sale e pepe e lasciate cuocere a fuoco dolce per un quarto d'ora circa.
Aggiungete 2-3 cucchiai di besciamella e prezzemolo fresco tritato.

Preparate per finire:
 i cubetti di toma rivestiti con il prosciutto di praga e lessate 4 ovetti di quaglia.
A questo punto potete procedere a mo' di catena di montaggio  per preparare gli arancini!!


..Cominciare dalla preparazione della "lega". Si tratta della pastella di acqua e farina che serve a sigillare l'arancina e a creare una base per la panatura con il pangrattato che aiuterà a conferire doratura, spessore e croccantezza al punto giusto. Versare l'acqua in una scodella profonda, aggiungere la farina, una bella manciata di sale e amalgamare bene con una frusta. Tenere da parte e passare alla creazione delle arancine.



Ci sono vari modi per formare e farcire le arancine, questo secondo me è il procedimento più semplice anche per chi le fa per la prima volta ed è anche quello che consente di organizzare e distribuire meglio il lavoro. Perché in pratica bisogna prima fare tutte le sfere o gli ovali, poi fare il buco, poi farcirle. 

Premesso che le arancine possono essere enormi (da noi c'è un Bar che fa anche l'arancina-bomba!), normali (che comunque sono grandi!) e mignon (di solito come antipasto… o per la colazione dei palermitani più virtuosi!), con una mano prendete un po' di riso in base alla grandezza dell'arancina che desiderate.
Io ho scelto la forma 'mignon per preparle da antipasto!


..Posate la "futura" arancina su un vassoio e ricominciate fino a terminare il riso. Lasciatele riposare per una mezz'ora, in modo che raffreddino (anche se il riso era freddo di frigo, col calore delle mani si saranno un po' scaldate) e che il riso si compatti rendendo poi più facile la farcitura.



..Tenendo la palla di riso con una mano, con il pollice dell'altra mano create un buco in alto e al centro e cominciate ad allargarlo spingendo sia verso il basso che sui lati. Posate nuovamente la palla di riso sul vassoio e passate alle altre, fino a completarle tutte. 

..A questo punto passare alla farcitura. Anche in questo caso, se le prevedete di più tipi, procedere prima con tutte quelle di un tipo poi con tutte quelle di un altro tipo e via così.
Con la punta delle dita prendere un po' di ripieno con e inserirle all'interno del buco precedentemente creato. 
..Poi chiudere l'arancina: un po' spingendo "la conza" - il condimento - verso il basso, e un po' cercando di portare in avanti il riso per chiudere l'arancina. Girare l'arancina tra le mani per darle la forma e per rendere la superficie liscia e compatta, senza buchi o piccole fessure. Posare l'arancina con il ripieno sul vassoio e passare ad un'altra, fino a completarle tutte.
..Al termine, lavare le mani e ripetere l'operazione con un eventuale secondo ripieno.

Quando tutte le arancine saranno pronte sul vassoio, passare alla "lega". Dare qualche colpo di frusta alla pastella per riprendere l'amalgama di acqua e farina e a questo punto immergere singolarmente le arancine dentro la lega, poggiandole poi sul vassoio, fino al completamento dell'operazione per tutte le arancine. Io preferisco separare lega e panatura per fare in modo che la lega scoli un pochino dall'arancina al vassoio e non finisca a fiotti dentro il pangrattato creando un mezzo pappone che poi finisce sulla superficie delle arancine. Scolando, tra l'altro, la lega resta uno strato sottile, sottile sarà la panatura e sottile e croccante sarà la crosticina finale. Naturalmente la lega non deve asciugare troppo, quindi se si devono fare 4658479857858569 arancine magari è il caso di prevedere più step di lega-panatura....
E ora la panatura.

..Versare il pangrattato dentro una teglia e, ad una ad una, passare ogni singola arancina dentro il pangrattato, pressandole bene con le mani per "saldare" bene lega e pangrattato, per rendere compatta la superficie delle arancine e, all'occorrenza, per riprenderne un pochino la forma.

E finalmente la frittura!



Versare l'olio in una friggitrice o in un tegame piuttosto alto. Quando l'olio sarà ben-ben-ben caldo, immergere le arancine per 2-3 minuti o comunque fino a quando non risulteranno dorate in superficie.

Ed ecco le mie creature!!
Mancano solo quelle 'classic' mi è morta la macchina fotografica!!




Modello 'cult' con ovetti di quaglia!!


Con ripieno di porcini salsiccia e besciamella!!


Con ripieno di carciofi trifolati e besciamella!

Scusate le foto tristi!
ma sono di corsissima!
come sempre!



domenica 28 ottobre 2012

IL MIO PAN DOLCE DEL SABATO O QUASI...


Stavolta devo ammettere che è stata dura..
devo ammettere che la ricetta proprio non mi ispirava..
però.. per l'MT-challenge questo e altro..


quindi in extremis oggi mi è toccata anche questa penitenza
ed è risultato a mio parere..un vero disastro..
la prima  treccia era anche venuta bene..

ma in cottura essendo spennellata con lo sciroppo dell'uvetta sciroppata..
si e' un po' troppo abbronzata..
mentre quella che sarebbe dovuta essere la seconda treccia..
si è rivelata un parto gemellare..
però con cottura perfetta..


quindi niente storie per favore..
l'impegno ce l'ho messo tutto..
anche perchè sembrerebbe una preparazione banale..
ma vi assicuro che riuscire a fare la treccia 
può risultare un disastro..
se come me abbondate con il ripieno e il sughetto..

Come da regolamento il procedimento e gli ingredienti 
sono quelli di Eleonora, cambia solo leggermente il ripieno,
ho usato l'uvetta sciroppata che ho preparato io quest'anno!

Ingredienti:
- per due trecce ripiene
  • 500 gr di farina 0
  • 2 uova medie  
  • 100 gr di zucchero
  • 20 gr di lievito di birra
  • 125 ml di acqua tiepida
  • 125 ml di olio extra vergine d'oliva
  • 10 gr di sale
  •  la mia uvetta sciroppata 
  • un cucchiaio di acqua
  • semi di sesamo
Procedimento:
Riprendo direttamente quanto descritto da Eleonora:
Prima di tutto e importantissimo, setacciare la farina.
Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida insieme a un cucchiaino di zucchero 
e far riposare una decina di minuti fino a far formare una schiuma.
 Mischiare la farina, il sale e lo zucchero e versarci il lievito e cominciare ad impastare, versare poi l'olio e per ultimo le uova, uno ad uno, fino alla loro incorporazione.
 Lavorare fino a che l'impasto si stacchi perfettamente dalla ciotola, lasciandola pulita.
Lasciar lievitare per almeno due ore, 
 dopodichè, sgonfiare l'impasto e tagliarlo in due parti uguali.
 Tagliare poi ognuna delle parti in tre.
Stendere su un piano infarinato ognuna delle parti lunghe circa 35 centimetri e larghe 15. 
Da questo momento in poi..
comincia il mio procedimento..
un dramma!!!
una volta preparate le prime tre strisce ho distribuito una quantità..
direi dignitosa e non esagerata di uvetta sciroppata con un po'..
e dico po' di sughetto..
ma evidentemente la mia generosità è sempre troppa..
e al momento di richiudere ogni striscia su se stessa per sigillare il ripieno 
e formare la treccia è stata un disastro!!!!
avrei voluto mettere le foto..ma mi avrebbero squalificato dall'MT-challenge..
però credo sarebbero state di conforto per chi come me ha voluto osare!!


Quindi una prima treccia nonostante tutto è venuta decente,


l'altra povera non ce la poteva fare e durante il trasporto sulla teglia..
si è riprodotta per mitosi dando origine a due piccole trecce siamesi!
Una volta sistemate,finalmente, le trecce sulla teglia 
(lo so' ho usato la carta forno invece di ungerla...ma a questo punto non ce la facevo più..)
Ho  spennellato con lo sciroppo dell'uvetta diluito e cosparso con semi di sesamo tostati
quindi lasciato lievitare ancora al caldo per 2 orette circa.
Finalmente ho poi infornato a 200°, forno statico, sul ripiano centrale,
(una treccia alla volta altrimenti cuociono male)
per circa 20 minuti..
Naturalmente è salito il panico quando la prima treccia 
dopo soli dieci minuti era già scuretta sopra,
ho abbassato leggermente la tempratura e 
poi per fortuna si è mantenuta costante fino a cottura ultimata!
che ansia!!!!


Però alla fine i risultati ci sono stati!!!
cottura perfetta! i miei giudici di casa l'hanno trovata un preparazione
spettacolare, ma assaggiata prima e..
già finita dopo neanche mezz'ora dall'uscita dal forno!