RACCOLTE E CONTEST TERMINATI!

mercoledì 10 settembre 2014

Nuova collaborazione con Premium Ediscom!

Ciao a tutti ecco  una nuova collaborazione  con Premium Ediscom
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IL MIO AGNELLO AL FORNO!


Ecco la mia versione di un piatto tradizionale a base di agnello, 
carne poco diffusa nelle mie zone, apprezzata più sottoforma di costine fritte o alla griglia
che come cosciotto al forno,
 a me piace molto in tutti i modi, ma soprattutto sottoforma di arrosticini!!

Vi propongo la mia ricetta per cucinare l'agnello al forno ricetta per rinnovare la mia collaborazione con Gustissimo 
  

Ingredienti:
- per 2 persone affamate: 
  • un cosciotto d'agnello non esageratamente grosso, non cala tanto in cottura
  • aromi misti sia per la concia che per la marinatura, rosmarino, salvia, aglio pelato e ridotto a pezzetti, chiodi di garofano e bacche di ginepro 8proprio due solo per la marinatura)
  • latte per la marinatura
  • olio evo 
  •  brodo vegetale o di carne
  • un etto abbondante di pancetta a fette
  • quattro patate medie
  • vino bianco per sfumare
 Procedimento:
 La preparazione è un po' lunga, ai miei il sapore spiccato dell'agnello non piace molto
per cui lo lascio marinare una notte nel latte insieme ad abbondante
rosmarino, salvia, pepe macinato, qualche grano di ginepro e chiodo di gasrofano
e qualche spicchio d'aglio a pezzetti.
La marinatura nel latte la utilizzo anche per altre carni perchè comunque le ammorbidisce 
molto e toglie odori e sapori troppo forti.
Il giorno dopo lo risciacquo bene con acqua e aceto e poi procedo alla cottura.
In una teglia dispongo il cosciotto ben avvolto nella pancetta e condito con olio
rosmarino, salvia, aglio, sale e pepe.
Lo faccio rosolare bene a fuoco vivace sfumando con abbondante vino bianco,
poi passo in forno coperto con stagnola e lascio cuocere a 170°-180°
rigirando spesso e bagnando con brodo, per almeno un'oretta.
Le patate preferisco cuocerle a parte fino a metà cottura perchè hanno tempi diversi,
quindi le pelo e taglio a cubetti, condisco con olio evo, 
pepe macinato,  rosmarino e uno spicchio d'aglio,
Inforno le patate quando manca mezz'ora circa di cottura per l'agnello e lascio cuocere
mescolando spesso.
Trascorso il tempo della cottura dell'agnello lo scopro,
se il fondo di cottura è molto bagnato lo faccio asciugareun pochino a parte 
poi  lo passo al mixer per ottenere una cremina, lo riaggiungo all'agnello e
 dispongo intorno le patate che dovrebbero essere quasi cotte!
Lascio dorare bene sotto il grill rigirando spesso finchè non sarà ben
rosolato sia l'agnello,soprattutto la pancetta di rivestimento, e le paptate che
 finiranno anche d'insaporirsi bene con il fondo dell'agnello!
 
Regolo di sale soprattutto le patate, per lasciarle croccanti non ho aggiunto sale,
e servite!
Sperando che la mia versione vi sia piaciuta!
a presto!

lunedì 16 giugno 2014

LA MIA PASTA CON LE SARDE!!!



Ancora in occasione della mia collaborazione con Gustissimo
vi propongo la mia ricetta della Pasta con le sarde
essendo più emiliani che veraci del sud a casa mia non amiamo molto l'agrodolce e
soprattutto l'aggiunta dell'uvetta secca, così ho elaborato la versione 'taroccata'
per noi sofisticati senza uvetta ma con i pinoli tostati sì,
io vi presento una mia versione gratinata servita in mini-pirofiline monodose:

Ingredienti:
- per 2 persone
  • 6 sarde medie
  • latte
  • 2 pugnetti di pasta tipo torciglioni di semola di grano duro se li trovate
  • 1 spicchio d'aglio pelato e privato del germe
  • olio evo un mezzo peproncino secco
  • vino bianco secco per sfumare
  • 2 cucchiai di pomodori pelati frullati (io uso i miei)
  • 3 cucchiai di pan grattato
  • un acciuga soot'olio
  • un cucchiaio di pinoli tostai e tritati grossolanamente
  • prezzemolo fresco tritato
  • farina di semola rimacinata
Procedimento:
Prima cosa mettete a bollire l'acqua salata e nel frattempo
pulite le sarde (come spiegato qui) poi mettetele a bagno nel latte.
In un padellino antiaderente mettete un filo d'olio l'aggiuga sminuzzata e a fuoco dolce fatela sciogliere quindi aggiungete il pangrattato e lasciate tostare bene.
Scaldate in un'altra padellina un filo d'olio evo e aggiungete le sarde (tranne due)
 ben sciacquate e scolate, l'aglio tritato e il peperoncino,
sfumate con abbondante vino bianco
poi aggiungete i pinoli tostati e lasciate insaporire a fuoco dolce,
spezzettate le sarde e
aggiungete infine il pomodoro e lasciate cuocere una decina di minuti.
Cuocete la pasta molto al dente,
saltatela nel sugo di sarde qualche minuto


Aggiungete il prezzemolo e dividetela nelle due pirofile leggermente unte e
spolverate di pangrattato,
coprite con uno strato di pane tostato e infornate a 10° ventilato per 15 minuti
in modo che possa insaporirsi bene, poi aggiungete alla fine il grill per rosolare.
Nel frattempo sciacquate e asciugate bene le due sarde rimaste,
passatele nella semola e friggetele in olio evo bollente
 finchè non risultano ben dorate e croccanti.


Servite le pirofiline calde decorate ognuna con una sarda fritta aperta a libro!!!
Sperando che la mia versione vi sia piaciuta..
a presto!!!



mercoledì 7 maggio 2014

I MIEI BON BON DI PASTA DI MANDORLE

 Vi propongo questi bon bon: dolcetti a base di pasta di mandorle
per ricordarvi la mia collaborazione con Gustissimo!!
La ricetta per la pasta di mandorle è semplicissima e velocissima
e si può utilizzare in mille modi, tra i quali per preparare biscottini e dolcetti come questi!
La mia versione prevede questi ingredienti 
per una ventina di dolcetti o più a seconda delle dimensioni che gli darete,
io ho preferito preparare dei bon bon invece
 dei classici biscotti da pasticceria con mandorle o canditi,
poichè essendo molto dolci ho voluto contrastre il dolce 
con un ricamo di cioccolato fondente! 

 Ingredienti:
  • 200 gr di mandorle spellatee asciugate qualche minuto in forno a 160 gr
  • 200 zucchero 
  • 50 gr di albumi
  • qualche goccia di essenza di vaniglia
  • cioccolato fondente
Procedimento:

Nel robot tritate fino ad ottenere una farina fine le mandorle con lo zucchero,
aggiungete quindi l'albume e la vaniglia,
quindo con un cucchiaino e le mani infarinate con zucchero vanigliato 
perparate i bon bon che potete già disporre nei pirottini.
Lasciate asciugare i dolcetti per una notte poi infornate
 in forno caldo a 180°  ventilato
e cuocete per 8-10 min
finchè non saranno ben dorati
Lasciate raffreddare e fondete qualche quadretto 
 di cioccolato fondete eaiutandovi con un conino preparato con cartaforno
decorate i vostri bon bon!!
 

Sperando che vi possano piacere!
a presto!

lunedì 10 marzo 2014

I MIEI PEPERONCINI RIPIENI !

Sebbene sia ancora presto..
per raccogliere i peperoncini tondi piccanti da conservare,
ne approfitto per ricordarvi la mia collaborazione con Gustissimo
e proporvi la mia ricetta per
I PEPERONCINI RIPIENI DI TONNO E CAPPERI SOTT'OLIO



e..
dovendo proporre una ricetta per il mese di Settembre..
ho pensato a questa,
in quanto dovrebbero essere quasi maturi!!!!!
Ingredienti:
difficile definire le quantità...
in base ai peperoncini preparo il ripieno un pochino ad occhio..
..rispettando però alcune proporzioni:
  • peperoncini tondi piccanti verdi e rossi
  • acciughe sott'olio
  • tonno al naturale
  • tonno sott'olio
  • capperi sott'aceto
  • olio d'oliva
  • aceto di vino bianco
  • vino bianco
  • pepe in grani
  • sale
  • una foglia d'alloro
  • una scatola di guanti usa e getta
  • pomata per le ustioni (facoltativa)
Procedimento:
Il procedimento è abbastanza semplice,
solo un pochino lungo.......
Considerate che due bacinelline di peperoncini da preparare..
mi hanno portato via quasi una giornata..
Io preferisco sbollentarli una volta puliti in acqua/vino/aceto
per pochi minuti, in modo da sterilizzarli ulteriormente ed ammorbidirli,
così bisognarà aspettare meno tempo prima di assaggiarli!!!
La prima operazione è la più lunga..e dolorosa..
procuratevi più paia di guanti usa e getta per lavare e
togliere tutti i micidiali semini che contengono..
Attenzione a non cedere alla tentazione di grattarvi il naso...
sareste finiti...
riaschiate ustioni di secondo grado e non scherzo!!!!
sono terrribbbbili!!!!!!!
Il livello di piccante è indefinibile..
dipende tantissimo da come maturano...
e varia tantissimo da una pianta all'altra..
quindi non abbassate la guardia..
Nel caso di ustioni consiglio la pomata foille...miracolosa..
e già provata.......

Nessun problema se resta qualche semino assassino,
una volta sbollentati i peproncini resteranno nell'acqua e aceto.

In una pentola abbastanza larga portate ad ebollizione
1/3 di acqua, 1/3 di vino bianco e 1/3 di aceto,
solitamente io utilizzo 1 litro di ognuno,
insieme a una manciata di sale grosso,
un cucchiaio di pepe in grani e una foglia d'alloro.
Quando bolle tuffatevi i peperoncini, un po' alla volta e
lasciateli sobbollire per 3-4 minuti.
Via via che sono pronti scolateli su di un canovaccio e
senza ustionarvi rovesciateli per far uscire tutto il liquido.
Lasciateli scolare e raffreddare per qualche ora e
nel mentre preparate il ripieno:
Nel vaso del robot mettete:
15 acciughe per 300 gr. di capperi sgocciolati e
500-600 gr. di tonno (per 2/3 al naturale)
e azionate al max per ottenere un impasto omogeneo;
Con queste dosi otterrete un bel po' di ripieno più o meno..
per le 2 bacinelline di peproncini,
naturalmente è difficile azzeccarci...
quindi tenetevi pronti a ripreparare un altro pochino di ripieno
rispettando più o meno le proporzioni date...
(anche se potete benissimo adeguarlo al vostro gusto,
variando le proporzioni dei vari ingredienti)
Io devo ammettere che non ci prendo mai..
e devo ripreparare quasi sempre un altro poco di ripieno..
se invece, all'opposto ve ne avanza,
potete preparare dei deliziosi pomodorini ripieni,
da servire come fresco antipasto per cena,
aggiungendo all'impasto un po' di maionese,
in modo da renderlo più delicato!!

Man mano che riempite i peperoncini..
(potete anche osare senza guanti..
sono mooolto meno aggrssivi ora..)
disponeteli nei vasi,
precedentemente lavati e sterilizzati,
alternando i colori e aggiungendo man mano anche l'olio,
in modo da non lasciare bolle d'aria,
una volta riempiti tutti i vasi e tappati con capsule nuove,
sterilizzateli a bagnomaria per 20 minuti!!
Aspettate almeno un mesetto prima di assaggiarli,
così avranno modo di insaporirsi bene, di ammorbidirsi e
di perdere un pochino del loro potere piccante...
forse...

CILIEGIE & CO.....

Vi propongo sempre per rinnovare la mia collaborazione con Gustissimo
un vedemecum pre-estivo 
tutto sulle Ciliegie & Co..
ovvero.
mille e più ricette per conservare ciliegie..duroni.. e amarene!!!
compresa la la ricetta della mia.. marmellata di ciliege!!

Forse ciò sarà un po' scontato,
ma con le ciliegie & co. non preparo spesso dolci particolari,
piuttosto le conservo in svariati modi,
per utilizzarle quando non ci saranno più fresche..
nel gelato o nelle crostate!!
A questo proposito ho veramente esagerato...
ovvero circa 2 settimane di un'estate fà fà ho avuto la possibilità di
raccogliere squisite amarene, ciliegie e duroni!!!!
grazie al padre della moglie di mio fratello,
che non ha un giardino e un orto normali..
piuttosto ha un paradiso terrestre..
o meglio una sorta di azienda agricola domestica..
Ho infatti la fortuna di poter andar a raccogliere,
(a volte me la raccolgonoe pure..)
ogni tipo di frutto od ortaggio biologico DOC!!
anche raccogliere la frutta..
e mangiarla direttamente dall'albero..
è una delle mie passioni e mi rilassa tantissimo!!
Le amarene non mi piacciono molto da mangiare subito..
preferisco lo sciroppo o la 'Marenata', una specie di marmellata
preparata 'in padella' e lasciata cuocere pochissimo!



al contrario di ciliegie e duroni ne faccio indigestione..
e devo ammettere che metà di quelle che raccoglievo..
me le sono mangiate subito, direttamente dalla pianta!!!!!!
Ho deciso quindi di sperimentare!!
ed ho realizzato:
- Marenata e sciroppo di amarene
- Marmellata di ciliegie e duroni
- Amarene sciroppate
- Ciliegie sciroppate
- Duroni sciroppati



Naturalmente tutto in dosi ridotte..
altrimenti sarei diventata più matta di quel che sono,
quindi circa 2 kg di frutta per tipologia di conserva!!


- L'Amarenata:
Si tratta di una marmellata super veloce,
dalle mie parti viene chiamata così,
che prevede di cuocere in padella
le amarene snocciolate con circa 300 gr. di zucchero per Kg.





mescolando spesso, a fuoco medio per circa un'oretta..
in questo modo le amarene si mantengono belle colorate e sode.
Naturalmente non si asciuga tutto lo sciroppo e
s'invasa con solo una parte dello sciroppo e
quello che resta si utilizza per preparare bibite,
granite, sorbetti e ghiaccioli!!!
Con questa marmellata si preparano tipiche crostate,
o ciambelle al cui impasto si aggiunge
la marmellata prima d'infornare!



- Amarene, ciliegie e duroni sciroppati:

Ho sperimentato la stessa tecnica utilizzata per le prugne,
invece che procedere con le ricette solite per sciroppare la frutta,
ovvero:
ho scelto la frutta più bella e sana,
per snocciolarle,
dal momento che non sono in pensione ancora..
ho utilizzato un'attrezzo magico!!!!!!!!!





INDISPENSABILE PER POTER PREPARARE QUANTITA' INDUSTRIALI
DI MARMELLATA DI CILIEGIE & CO!!!!





A prima vista sembrerebbe uno di quegli articoli assurdi,
da non comprare mai..
invece è strepitoso!!!!!!
oltre ad essere ecologico,
permette di snocciolare
alla velocità della luce kg e Kg di ciliegie!!!!!

Ho preparato tre casseruole,
una per ogni tipo di frutto,
snocciolato rispettivamente 1,5-1,8 kg di amarene,
ciliegie e duroni scelti!!
In ogni pentola ho aggiunto per ogni kg di frutta
più o meno 300 gr. di zucchero e ricorperto con acqua!
Ho riscaldato fino ad 80°C (non oltre 85°!!)
per 15 minuti, quindi lasciato raffreddare fino al giorno seguente,
conservando in frigorifero!



Il giorno seguente ho separato dallo sciroppo la frutta e
riscaldato lo sciroppo nuovamente a 80°C per 15 minuti,
infine ho riaggiunto la frutto coperto e
lasciato raffreddare nuovamente.









Ho ripetuto per 4 volte questo procedimento
per tutti e tre i tipi di frutta,
aggiungendo infine un goccino di cognac.
Ho quindi invasato con abbondante sciroppo e
sterilizzato a bagnomaria per 15 minuti!
Saranno pronte tra 2-3 mesi,
più riposano meglio è!!




La marmellata di ciliegie e duroni:

con le ciliegie e duroni rimasti ho preparato un po' di marmelata,
aggiungendo 250 gr. di zucchero per kg di frutta e
cuocendo a fuoco basso per 3-4 ore,
controllando spesso che non si attacchi!!



Missione compiuta!!!
sono pronta per un'altra avventura..
..conserva..
infatti questo è stato anche il mio trattatato...
sulla famiglia delle 'rosse' per eccellenza..
 per la raccolta di:
Rossa di sera