RACCOLTE E CONTEST TERMINATI!

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lunedì 10 marzo 2014

I MIEI PEPERONCINI RIPIENI !

Sebbene sia ancora presto..
per raccogliere i peperoncini tondi piccanti da conservare,
ne approfitto per ricordarvi la mia collaborazione con Gustissimo
e proporvi la mia ricetta per
I PEPERONCINI RIPIENI DI TONNO E CAPPERI SOTT'OLIO



e..
dovendo proporre una ricetta per il mese di Settembre..
ho pensato a questa,
in quanto dovrebbero essere quasi maturi!!!!!
Ingredienti:
difficile definire le quantità...
in base ai peperoncini preparo il ripieno un pochino ad occhio..
..rispettando però alcune proporzioni:
  • peperoncini tondi piccanti verdi e rossi
  • acciughe sott'olio
  • tonno al naturale
  • tonno sott'olio
  • capperi sott'aceto
  • olio d'oliva
  • aceto di vino bianco
  • vino bianco
  • pepe in grani
  • sale
  • una foglia d'alloro
  • una scatola di guanti usa e getta
  • pomata per le ustioni (facoltativa)
Procedimento:
Il procedimento è abbastanza semplice,
solo un pochino lungo.......
Considerate che due bacinelline di peperoncini da preparare..
mi hanno portato via quasi una giornata..
Io preferisco sbollentarli una volta puliti in acqua/vino/aceto
per pochi minuti, in modo da sterilizzarli ulteriormente ed ammorbidirli,
così bisognarà aspettare meno tempo prima di assaggiarli!!!
La prima operazione è la più lunga..e dolorosa..
procuratevi più paia di guanti usa e getta per lavare e
togliere tutti i micidiali semini che contengono..
Attenzione a non cedere alla tentazione di grattarvi il naso...
sareste finiti...
riaschiate ustioni di secondo grado e non scherzo!!!!
sono terrribbbbili!!!!!!!
Il livello di piccante è indefinibile..
dipende tantissimo da come maturano...
e varia tantissimo da una pianta all'altra..
quindi non abbassate la guardia..
Nel caso di ustioni consiglio la pomata foille...miracolosa..
e già provata.......

Nessun problema se resta qualche semino assassino,
una volta sbollentati i peproncini resteranno nell'acqua e aceto.

In una pentola abbastanza larga portate ad ebollizione
1/3 di acqua, 1/3 di vino bianco e 1/3 di aceto,
solitamente io utilizzo 1 litro di ognuno,
insieme a una manciata di sale grosso,
un cucchiaio di pepe in grani e una foglia d'alloro.
Quando bolle tuffatevi i peperoncini, un po' alla volta e
lasciateli sobbollire per 3-4 minuti.
Via via che sono pronti scolateli su di un canovaccio e
senza ustionarvi rovesciateli per far uscire tutto il liquido.
Lasciateli scolare e raffreddare per qualche ora e
nel mentre preparate il ripieno:
Nel vaso del robot mettete:
15 acciughe per 300 gr. di capperi sgocciolati e
500-600 gr. di tonno (per 2/3 al naturale)
e azionate al max per ottenere un impasto omogeneo;
Con queste dosi otterrete un bel po' di ripieno più o meno..
per le 2 bacinelline di peproncini,
naturalmente è difficile azzeccarci...
quindi tenetevi pronti a ripreparare un altro pochino di ripieno
rispettando più o meno le proporzioni date...
(anche se potete benissimo adeguarlo al vostro gusto,
variando le proporzioni dei vari ingredienti)
Io devo ammettere che non ci prendo mai..
e devo ripreparare quasi sempre un altro poco di ripieno..
se invece, all'opposto ve ne avanza,
potete preparare dei deliziosi pomodorini ripieni,
da servire come fresco antipasto per cena,
aggiungendo all'impasto un po' di maionese,
in modo da renderlo più delicato!!

Man mano che riempite i peperoncini..
(potete anche osare senza guanti..
sono mooolto meno aggrssivi ora..)
disponeteli nei vasi,
precedentemente lavati e sterilizzati,
alternando i colori e aggiungendo man mano anche l'olio,
in modo da non lasciare bolle d'aria,
una volta riempiti tutti i vasi e tappati con capsule nuove,
sterilizzateli a bagnomaria per 20 minuti!!
Aspettate almeno un mesetto prima di assaggiarli,
così avranno modo di insaporirsi bene, di ammorbidirsi e
di perdere un pochino del loro potere piccante...
forse...

CILIEGIE & CO.....

Vi propongo sempre per rinnovare la mia collaborazione con Gustissimo
un vedemecum pre-estivo 
tutto sulle Ciliegie & Co..
ovvero.
mille e più ricette per conservare ciliegie..duroni.. e amarene!!!
compresa la la ricetta della mia.. marmellata di ciliege!!

Forse ciò sarà un po' scontato,
ma con le ciliegie & co. non preparo spesso dolci particolari,
piuttosto le conservo in svariati modi,
per utilizzarle quando non ci saranno più fresche..
nel gelato o nelle crostate!!
A questo proposito ho veramente esagerato...
ovvero circa 2 settimane di un'estate fà fà ho avuto la possibilità di
raccogliere squisite amarene, ciliegie e duroni!!!!
grazie al padre della moglie di mio fratello,
che non ha un giardino e un orto normali..
piuttosto ha un paradiso terrestre..
o meglio una sorta di azienda agricola domestica..
Ho infatti la fortuna di poter andar a raccogliere,
(a volte me la raccolgonoe pure..)
ogni tipo di frutto od ortaggio biologico DOC!!
anche raccogliere la frutta..
e mangiarla direttamente dall'albero..
è una delle mie passioni e mi rilassa tantissimo!!
Le amarene non mi piacciono molto da mangiare subito..
preferisco lo sciroppo o la 'Marenata', una specie di marmellata
preparata 'in padella' e lasciata cuocere pochissimo!



al contrario di ciliegie e duroni ne faccio indigestione..
e devo ammettere che metà di quelle che raccoglievo..
me le sono mangiate subito, direttamente dalla pianta!!!!!!
Ho deciso quindi di sperimentare!!
ed ho realizzato:
- Marenata e sciroppo di amarene
- Marmellata di ciliegie e duroni
- Amarene sciroppate
- Ciliegie sciroppate
- Duroni sciroppati



Naturalmente tutto in dosi ridotte..
altrimenti sarei diventata più matta di quel che sono,
quindi circa 2 kg di frutta per tipologia di conserva!!


- L'Amarenata:
Si tratta di una marmellata super veloce,
dalle mie parti viene chiamata così,
che prevede di cuocere in padella
le amarene snocciolate con circa 300 gr. di zucchero per Kg.





mescolando spesso, a fuoco medio per circa un'oretta..
in questo modo le amarene si mantengono belle colorate e sode.
Naturalmente non si asciuga tutto lo sciroppo e
s'invasa con solo una parte dello sciroppo e
quello che resta si utilizza per preparare bibite,
granite, sorbetti e ghiaccioli!!!
Con questa marmellata si preparano tipiche crostate,
o ciambelle al cui impasto si aggiunge
la marmellata prima d'infornare!



- Amarene, ciliegie e duroni sciroppati:

Ho sperimentato la stessa tecnica utilizzata per le prugne,
invece che procedere con le ricette solite per sciroppare la frutta,
ovvero:
ho scelto la frutta più bella e sana,
per snocciolarle,
dal momento che non sono in pensione ancora..
ho utilizzato un'attrezzo magico!!!!!!!!!





INDISPENSABILE PER POTER PREPARARE QUANTITA' INDUSTRIALI
DI MARMELLATA DI CILIEGIE & CO!!!!





A prima vista sembrerebbe uno di quegli articoli assurdi,
da non comprare mai..
invece è strepitoso!!!!!!
oltre ad essere ecologico,
permette di snocciolare
alla velocità della luce kg e Kg di ciliegie!!!!!

Ho preparato tre casseruole,
una per ogni tipo di frutto,
snocciolato rispettivamente 1,5-1,8 kg di amarene,
ciliegie e duroni scelti!!
In ogni pentola ho aggiunto per ogni kg di frutta
più o meno 300 gr. di zucchero e ricorperto con acqua!
Ho riscaldato fino ad 80°C (non oltre 85°!!)
per 15 minuti, quindi lasciato raffreddare fino al giorno seguente,
conservando in frigorifero!



Il giorno seguente ho separato dallo sciroppo la frutta e
riscaldato lo sciroppo nuovamente a 80°C per 15 minuti,
infine ho riaggiunto la frutto coperto e
lasciato raffreddare nuovamente.









Ho ripetuto per 4 volte questo procedimento
per tutti e tre i tipi di frutta,
aggiungendo infine un goccino di cognac.
Ho quindi invasato con abbondante sciroppo e
sterilizzato a bagnomaria per 15 minuti!
Saranno pronte tra 2-3 mesi,
più riposano meglio è!!




La marmellata di ciliegie e duroni:

con le ciliegie e duroni rimasti ho preparato un po' di marmelata,
aggiungendo 250 gr. di zucchero per kg di frutta e
cuocendo a fuoco basso per 3-4 ore,
controllando spesso che non si attacchi!!



Missione compiuta!!!
sono pronta per un'altra avventura..
..conserva..
infatti questo è stato anche il mio trattatato...
sulla famiglia delle 'rosse' per eccellenza..
 per la raccolta di:
Rossa di sera

sabato 8 ottobre 2011

FICHI D'AUTORE..OVVERO

I FICHI ALL'ACETO



PER LA SERIE LE RICETTE DI UNA VOLTA..
.. O QUASI ...
MA ANCHE PER TUTTI..
CELIACI COMPRESI!!!



Vi propongo infatti questa ricetta carina per conservare i fichi
adattan a tutti solo però se vi piacciono i fichi!
.. e non lasciatevi suggestionare dalla parola aceto ..
sono moooltooo gradevoli!!!
Ingredienti:
  • 1 kg di fichi
  • 300 gr di zucchero
  • 1 bicchiere (meno 2 dita dal bordo) di aceto di vino bianco
  • succo di 1 limone

Procedimento:

A differenza delle mie solite ricette...
.. questa è veramente veloce!!!
Si lavano ed asciugano bene i fichi, che devono essere belli sodi e maturi,
Si dispongono in un solo strato a foderare il fondo di una pentola abbastanza grande,
se proprio proprio ne avete qualcuno in più inseritelo sopra agli altri capovolto!
Versate nella pentola l'aceto, il succo di limone e lo zucchero
Lasciate cuocere, a fuoco basso, per 1 ora da quando da quando inizia a bollire
non lasciate asciugare troppo!! deve rimanere un po' di sughetto per invasare,
quindi attenzione alla cottura, eventualmente coprite con un coperchio!

A cottura ultimata mettere nei vasi e sterilizzare a bagnomaria!!

Ottimi da regalare!
ma anche da mangiare con carni lesse o formaggi stagionati
Provare per credere!!




lunedì 20 giugno 2011

STRIE BIANCHE E ROSSE:

ALL'OLIO EXTRAVERGINE SALE GROSSO E ROSMARINO
 e

ALLA MARINARA A MODO MIO!!!!

per due super contest:

sponsorizzato da Mutti!!
e

Niente di straordinario, ma semplicemente un'impasto versatile adatto
anche per i grissini che ho sperimentato in versione pizza e stria!!

Ingredienti:
  • 300 gr di farina 00 molino chiavazza
  • 200 gr farina manitoba molino chiavazza
  • 100 gr farina di semola di grano duro rimacinata
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 1 cucchiaino di malto
  • 350 gr di acqua
  • 1/2 cubetto di lievito di birra fresco
  • 1 cucchiaio raso di sale
  • per la salamoia: 4 cucchiai di acqua tiepida, 3 cucchiai di olio evo, una presa di sale fino
  • per la stria bianca: sale grosso e rosmarino fresco
  • per la stria rossa: 1 spicchio d'aglio, 4 cucchiai di pelati (i miei), 1 cucchiaino di sale, 2cucchiai di olio evo, 2 cucchiai di prezzemolo fresco tritato, peperoncino a piacere
    Procedimento:
    Io sono mooolto pigra e quando posso sfrutto la macchina del pane
    per impasti come questo da pizza o pane,
    infatti il programma impasto è perfetto per questo tipo di preparazione:
    Nella vaschetta inserite il lievito, il malto, le farine, l'olio e 3/4 dell'acqua tiepida;
    azionate il programma impasto, dopo 10 minuti circa aggiungete l'acqua rimasta in cui avrete sciolto il sale.
    Al termine del programma impasto (nella mia macchina dura circa 1 ora e 1/2)
    dividete l'impastoin 6-8 parti, a seconda di quanto grandi volete fare le strie.
    Formate le classiche 'palline' da pizza aggiungendo un po' di farina e
    lasciatele riposare un'ora o più finchè non saranno ben lievitate,
    coperte con pellicola e al caldino.


    L'ideale sarebbe lasciarle in frigo coperte per almeno 4-6 ore,
    ma spesso non si ha abbastanza tempo..


    Una volta lievitate, prendetene 1 alla volta:
     lavorandola delicatamente con le mani unte,
      stendendola allargandola su un foglio di carta forno,
    lasciatela alta 2-3 mm e bagnate bene con l'emulsione salata,
    Coprite e lasciate lievitare almeno 40 minuti-un'ora.
    Potete preparare via via anche le altre.


    Preparate anche la salsa di pomodoro alla marinara:
    io utilizzo i pelati che preparo io a fine agosto e che conservo, già tagliati a cubetti,
     nei vasi quattro stagioni,
    In un padellino antiaderente intiepidisco l'olio, il pizzico di peperoncino e il sale,
     con lo spicchio d'aglio,
     schiaccinadolo bene con una forchetta, ma senza farlo friggere, 
    aggiungo i pelati, senza scolarli, e il prezzemolo e passo tutto al mixer!

    Prima di cuocere le strie lievitate, finite di condirle a piacere:
    alcune con sale grosso e rosmarino e altre con un velo di salsa marinara 



    Scaldate quindi il forno alla max temperatura ventilato,
    quando sarà caldissimo aiutandovi con la griglia del forno trasferite la prima
    stria direttamente sulla base del forno.
    Dopo una decina di minuti, ma anche meno, dipende da quanto spesse sono le strie,
    controllate la cottura!
    se comincia a colorarsi il fondo,
    potete trasferirla su una griaglia nella parte superiore del forno,
    per farla colorire bene  e terminare la cottura,
    lasciandovela per qualche minuto controllando che non si bruci!

    Conemporaneamente potete infornare la seconda sulla base del forno e procedere così
    fino ad esaurire le strie,
    Sono buone in entrambe le versioni,
    quella bianca resta più croccante,
    mentre quella rossa è proprio uguale alla pizza marinara!!!!!
    super gustosa e l'olio solo profumato con l'aglio..
    evita spiacevoli problemi di alito il giorno dopo!!!! 


    Dimenticavo a proposito dei miei pelati:
    verso fine agosto si trovano finalmente in commercio,
     qui da me, i Pomodori da Pelati Sammarzano
     pronti per essere trasfomati nei miei pelati!!!
    La ricetta è semplicissima:
    dovete scegliere i pomodori più sani e belli, non troppo maturi e
    sbollentarli per 5-8 minuti massimo in acqua bollente,
    trasferirli quindi in acqua fredda e con tanta pazienza procedere a pelarli!
    la buccia deve saltar via facilmente senza polpa attaccata,
    se così non fosse ripassate nell'acqua bollente ancora qualche minuto.
    Man mano che sono pelati li lascio scolare e una volta terminati,
    li taglio già a cubetti e scolo un pochino prima di invasarli.
    Li distribuisco in vasi sterilizzati scolando eventualmente l'acqua in eccesso,
    tappo e sterilizzo a bagnomaria per 20 minuti da quando bolle l'acqua.
    L'ideale è aspettare almeno un mesetto prima di utilizzarli,
    già tagliati a cubetti occupano meno spazio e si riduce il numero di vasi necessari, inoltre sono molto pratici da utilizzare direttamente per preparare il sugo per la pasta,
    lasciando soffriggere un po' di cipolla in olio extravergine,
    aggiungendo un pizzico di sale e abbondante basilico e
     lascinado cuocere scoperto per un quart d'ora almeno.
    provare per credere!
    il sapore è completamente diverso da quello dei pelati in scatola!!!! 






    martedì 17 maggio 2011

    I MIEI PEPERONCINI DOLCI SOTT'ACETO!!


    Sempre in tema di colori..
    ecco il mio verde!!!

     

    Piccoli peperoncini verdi..
    non piccanti..
    ma dolci conservati sott'aceto da preparare poi..
    ripieni di formaggio fondente e impanati e fritti..
    come si mangiano al ristorante messicano..
     serviti bollentissimi con panna acida!!

    Come per le carotine,
    portate a bollore 1/3 di acqua, 1/3 di vino bianco e 1/3 di aceto di vino bianco,
    aggiungete un cucchiaio di sale grosso, pepe in grani e 1 foglia di alloro.
    tuffatevi i peperoncini lavati eprivati del picciolo e dei semini,
    lasciate sobbollire per 7-9 minuti.

    Scolateli e lasciate intiepidire.


    Riempite i vasi precedentemente sterilizzati con i peperoncini
    e completate con aceto e pepe in grani.


    Tappate e conservate al fresco per almeno un mese prima di consumare!!
    sempre se resistete!!