RACCOLTE E CONTEST TERMINATI!

martedì 30 novembre 2010

CALDARROSTE E VIN BRULE'..


per il contest:

e..

visto che si parla anche di ricordi....

anche per il contest:

qui dalle mie parti e soprattutto nei paesini

e verso l'Appennino Reggiano,

dai primi di Ottobre a Natale

una 'sagra' tira l'altra!

e soprattutto nel periodo delle castagne

non possono mancare le caldarroste e il vin brulè!!


ma non solo nelle sagre di paese,

anche nel 'nostro bar' è tradizione ormai

la serata 'caldarroste e vin brulè'

che in compagnia sono ancora più buone!!



Si trovano comunque nei pressi del centro storico

di città come Modena, Reggio Emilia etc,

le folcloristiche baracchine che vendono le caldarroste..

e sono sempre le stesse che in estate vendono la cocomera fresca!!


Queste sono le immagini della castagnata in bar,


per l'occasione avevano allestito nel cortile,


per cuocerle, una griglia


lunga più di un metro!


ed erano buonissime!!


ma il segreto non è solo nella cottura...

bisogna aver la pazienza di lasciarle 'padire'

(riposare) avvolte in un panno di lana almeno una mezz'ora!

così si peleranno ancor meglio!!







altro elemento fondamentale è il vin brulè!

oppure il novello..

solitamente si trova lo stand dei volontari della croce verde o rossa,

che offre vin brulè fumante e torte tipiche,

per raccogliere offerte in ogni sagra di paese!

e non c'è cura migliore per il freddo!!


Questo è il mio vin brulè..

a prima vista sembra più sangria..lo sò..

ma era veramente delizioso:

Ingredienti:

Ne ho preparati 5 litri, per la castagnata,

ma naturalmente potete ridurre le dosi in proporzione:

2 l di vino toscano

2 litri di rosso di montepulciano

1 l di cuvè cabernet savignon

la scorza di 4 arance

la scorza di 4 limoni

30 chiodi di garofano

5 pezzettini ( 2 cm l'uno) di cannella

500 gr di zucchero



Procedimento:

In una capiente casseruola scaldate tutto il vino e

aggiungete tutti gli altri ingredienti e anche un'arancia

di quelle pelate tagliata a fette e uno dei limoni sempre a fette.

Portate a bollore a fuoco dolce,

mescolando bene perchè si sciolga lo zucchero,

e lasciate sobbollire per dieci minuti,

filtrate con una garza e trasferite in una piccola damigianina,

per poterlo servire meglio,

lasciando in infusione qualche chiodo di garofano e

qualche pezzetto di cannella,

Servite bollente,

naturalmente insieme alle caldarroste o

a dolci tipici locali!!

Si conserva ben chiuso e al fresco per quasi una settimana!

ma naturalmente finisce prima!!



La cosa però che più adoro è il profumo del vin brulè..

mentre lo preparo riempe tutta la cucina e resta a lungo,

ricordandomi di quand'ero piccola e

con i miei genitori andavamo in città la domenica pomeriggio

a gira per banchetti aspettando il Natale e

lungo le vie le baracchine vendevano caldarroste e

nell'aria si sentiva inebriante..

il profumo del vin brulè..

5 commenti:

  1. Ciao! Che sapore di buono, di caldo, di tradizione, che hanno queste tue ricette... le caldarroste (non mi piacciono, ti dirò, ma raccontate da te hanno tutto un altro aroma) e il vin brulé (delizioso questo e spiegato in maniera eccellente!). Non conoscevo il trucco per sbucciare meglio le castagne, lo suggerirò a mio padre e mia sorella che le adorano!
    Un abbraccio e buona serata

    Giulia

    ps: ne approfitto per invitarti alla mia raccolta 'madeleines mon amour' :D

    RispondiElimina
  2. maria luisa, scusami se arrivo solo ora: non ho proprio visto il tuo commento per l'emmetichallenge. Per noi va bene, anche se in ogni caso saresti stata fuori concorso. Ma se vuoi che inseriamo la tua ricetta nel pdf, molto volentieri, anzi: ci farebbe proprio piacere!
    grazie e scusami ancora
    ale

    RispondiElimina
  3. Mary, grazie per la fantastica proposta!
    Baci

    RispondiElimina
  4. Il vin brulè, che meraviglia!
    Hai fatto delle foto meravigliose, esprimono tutti gli aromi e i sapori di questa bevanda invernale....Mi sembra quasi di assaporarlo!
    Brava!

    RispondiElimina

COMMENTI: